Me ne andavo una mattina a passeggiare nei pressi di Buttea, paesino nel Comune di Lauco, in Carnia: 21 luglio 2021, luce forte, cielo azzurro e nuvole bianche.
A un certo punto vedo alcune caprette che stavano arrampicandosi su un sentiero erboso precedendo e seguendo una donna con rastrello su una spalla e uno strano arnese di legno con una corda, sull'altra.
Spinta da curiosità, mi accodo alla piccola carovana e chiedo notizie alla signora.
Sta andando a far fieno, ha falciato giorni prima e ora deve rastrellare e portarlo giù a casa.
Sul prato di arrivo le chiedo se posso fare alcune foto, lei, cordiale e anzi visivamente contenta di poter chiacchierare con qualcuno, acconsente e rastrellando, mi racconta di sè.
Le caprette intanto continuano a brucare attorno a lei: - "Sono come bambine, sempre attorno a me!"- mi dice, o all'ombra dei pochi e leggeri alberelli.
I suoi gesti sono sicuri e automatici, frutto di una consumata abitudine di anni.
Lei racconta a me e parla con le caprette, le chiama per nome, una a una, Bianchina...
- "Cos'è quello e come funziona?"- le chiedo: ha disteso per terra l'arnese di legno: - "REFA"- risponde, felice di farmi vedere.
Fa un mucchio di fieno col rastrello, lo spinge sopra una delle due parti dell'attrezzo, solleva l'altra parte, lega molto saldamente con la corda le due parti, si stende per terra molto sotto al mucchio di fieno e si alza in piedi, col carico sulle spalle, dopo essersi messa un fazzoletto ulteriore in testa per protezione.
Fino a 50 kg. portava! La sua forza e amore per ciò che ha sempre fatto, per il suo ambiente e i suoi animali, mi commuove e mi insegna...!
Grazie signora Giuseppina!
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Testo e foto di Vera Paoletti